I cittadini della Media Valle sono preoccupati per la posizione che Arpat continua ad assumere sull’inceneritore Lucart.
Recentemente Arpat ha prodotto documenti e relazioni preventive che considerano questo impianto innocuo per l’ambiente della Media Valle.
L’agenzia non prende mai in considerazione elementi oggettivi che aggravano già il nostro territorio e studi ambientali svolti in tempi non sospetti.
Nella relazione presentata in provincia si avvalora, senza sostanziali osservazioni, tutto il S.I.A. Lucart $-3, concernente l’impianto di co-incenerimento.
Si dà in particolar modo credito ai modelli matematici usati per la simulazione della dispersione degli inquinanti post-opera.
Non si tiene volutamente conto dell’inversione termica presente sul nostro territorio e osservabile anche visivamente, che assieme alla configurazione orografica “confinano” gli inquinanti già esistenti sul fondo valle.
L’arpat in questi anni si è forse trasformata in un ente “ rassicurante” ed ogni volta che si presenta un problema ambientale si limita solo a tranquillizzare la popolazione? (leggi tutto...)
In situazioni che potrebbero diventare pericolose per la salute umana, sarebbe invece opportuno adottare il principio di precauzione recepito dalla nostra Costituzione.
Perché i costosi studi ambientali fatti in passato anche con il contributo di arpat non vengono più menzionati? In questi studi si evidenziavano il deserto lichenico determinato da Nox, Sox, metalli pesanti già presenti.
In questi ultimi anni la pressione antropica è aumentata esponenzialmente e quindi non è spiegabile un miglioramento ambientale come ipotizzato.
Visto che Arpat denuncia pochi mezzi economici a disposizione a fronte di tante richieste, come può poi garantire e rassicurare un'intera popolazione?
Vorrebbe forse ripetere in scala maggiore l'esperienza di Pietrasanta?
A causa di questa preoccupazioni la popolazione torna a chiedere con forza al Presidente della Provincia che sia arbitro definitivo dell'ente in un'eventuale Conferenza dei Servizi, come la legge stabilisce, poiché i pareri tecnici potrebbero poi avallare tutto anche di fronte ad elementi di grave pericolo.
il comitato di Diecimo e di Valdottavo