COORDINAMENTO DEI COMITATI DELLA PIANA FI-PO-PT
COORDINAMENTO RIFIUTI ZERO TOSCANA COSTA
I Comitati che lottano per l’obiettivo Rifiuti Zero e per le alternative a tutte le forme di incenerimento dei rifiuti, considerando i gravi danni alla salute e all’ambiente provocati dagli inceneritori e che in molti luoghi d’Italia e d’Europa si stanno attuando già da molto tempo buone pratiche alternative per la riduzione della produzione dei rifiuti, per il riuso, il riciclo e il riutilizzo dei materiali post-consumo, anche alla luce dei dati emersi di recente sulla presenza di diossine e PCB nel latte di due donne residenti nei pressi dell’inceneritore di Montale,
indicono un sit in regionale per il giorno 20 febbraio a Firenze in via Cavour, davanti alla sede della Regione Toscana, dalle 15 alle 17
per chiedere:
La chiusura immediata dell’inceneritore di Montale e di tutti gli impianti di incenerimento e combustione dei rifiuti attivi in Toscana
Il blocco delle procedure per la realizzazione degli impianti di incenerimento e di combustione di biomasse e CDR previsti
La messa in atto da subito delle alternative all’incenerimento che tutelano la salute dei cittadini e l’occupazione ed evitano lo spreco di risorse ambientali, come già accade in molte parti d’Italia e d’Europa
La presa d’atto, da parte delle amministrazioni, delle alternative SOSTENIBILI per la salute dei cittadini e dell’ambiente in cui essi vivono, al fine di promuovere politiche serie e reali di riutilizzo, riuso e riciclo dei rifiuti, finalizzate a raggiungere negli anni l’obiettivo RIFIUTI ZERO. Non è un’utopia, in quanto in molte regioni d’Italia spiccano esempi virtuosi che confermano che un’alternativa all’incenerimento è possibile ed è soprattutto conveniente.
Il rispetto da parte della Regione degli obiettivi di raccolta differenziata del 65% entro il 2012 e di riduzione del 15% della produzione dei rifiuti, per i quali è stata finora inadempiente. Moltissimi comuni della nostra regione hanno fallito questo obbiettivo e in modo vergognoso proprio quelli che hanno nel proprio territorio un impianto di incenerimento. E’ ampiamente dimostrato che quella prodotta dalla combustione dei rifiuti non può essere considerata una forma di energia rinnovabile e che l’incenerimento non è compatibile con nessuna buona pratica di riduzione, riutilizzo e riciclo.
L’immediata cessazione dello spreco di soldi pubblici nella costruzione di impianti finalizzati solo a finanziare lobby private e a incassare gli incentivi statali (cip6) ai danni dei cittadini.
Per il lancio dell’iniziativa il Coordinamenti di cui sopra indicono una
conferenza stampa per il giorno 18 febbraio alle ore 11,30
presso il locale ‘Le Giubbe Rosse’ in piazza della Repubblica a Firenze.