A proposito delle notizie circolate sulla stampa locale in merito al problema dell’Azienda Lucart, il Comitato ambiente Diecimo-Valdottavo vuole sottolineare, pur comprendendo la difficile situazione dell’occupazione, che le parole pronunciate dalla RSU Aziendale non sono per niente realistiche e non hanno nessuna attinenza con il ritiro del progetto di coincenerimento unilateralmente deciso da Lucart prima della fine della procedura di V.I.A. Le Istituzioni non hanno fatto altro che il loro dovere richiedendo, come previsto dalla legge, le integrazioni necessarie per completare un S.I.A. gravemente lacunoso (come peraltro emerso nel corso dell’Inchiesta Pubblica): tali integrazioni avrebbero potuto fornire un quadro più esaustivo ed altrettanto realistico della situazione. La popolazione crede non sia affatto giusto che le Istituzioni siano sottoposte a continue ed assillanti pressioni solo per aver preso in seria considerazione la volontà popolare. Le stesse “pressioni” dovrebbero invece essere indirizzate all’Azienda, che intenderebbe privatizzare i profitti e socializzare i costi, sia quelli finanziari che quelli di salute e di deturpamento dell’ambiente che - vale la pena ricordare a costoro - li vede solo OSPITI e non PADRONI ASSOLUTI. Sicuramente l’elemento decisivo è stata proprio la popolazione, che in tutti questi sei anni ha sempre avversato il progetto, preoccupandosi principalmente proprio della salute e della difesa del territorio.
Durante tutti questi anni, l’Azienda Lucart ha rifiutato le varie proposte alternative all’incenerimento suggerite dalle Istituzioni e dai Comitati, adducendo che i costi per lo smaltimento non consentivano di raggiungere i profitti che l’Azienda si era prefissata. Come al solito si dimostra che il loro unico obbiettivo è raggiungere il massimo profitto infischiandosene della salute altrui e dei devastanti danni all’economia locale e all’ambiente. Comprendiamo quindi, solo in minima parte, la richiesta che la RSU fa alle Istituzioni affinché le stesse risolvano il problema dello Smaltimento dei fanghi DeInk; contestualmente però si dimostra che costoro non hanno ancora del tutto assimilato il fatto che che non è assolutamente possibile scaricare sulla popolazione e sul territorio gravi errori strategici di Lucart stessa, che ha fondato la sua”mission” sulla disinchiostrazione dei maceri che sì, poteva andare bene all’inizio degli anni “ 90, “quando lo smaltimento dei fanghi che si creavano non dava alcun problema, ma certo non 19 anni dopo quando lo stesso smaltimento è diventato una questione di non facile risoluzione, essendo anche tali rifiuti in quantità superiore al totale dei fanghi prodotti da tutto il polo cartario lucchese messo insieme. Quindi l’assioma che è sostenuto mettendo in stretta correlazione l’inceneritore con l’occupazione è del tutto falso ed infondato oltre che fuorviante.
Il comitato presterà la massima attenzione alle strategie economico-ambientali che saranno proposte sul nostro territorio. Comunque il Comitato è e sarà sempre a fianco del lavoratori per la difesa del proprio posto di lavoro.
Comitato Ambiente Diecimo-Valdottavo
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