Lucart vorrebbe monetizzare la nostra salute ed il futuro delle prossime generazioni.
Questa proposta immorale non potrà che essere rigettata da un’intera popolazione che da quasi sei anni sta lottando con determinazione contro questo sciagurato progetto organizzato da un’Azienda che del territorio e della gente non si è mai preoccupata.
Lucart non è abituata ad accordarsi con nessuno.
Contro l’Amministrazione Comunale ha impugnato l’intero piano regolatore ed ha un contenzioso aperto da anni per alcune centinaia di migliaia di euro per la tassa dei rifiuti.
Prima di pensare ai cittadini che già la pagano dia spiegazioni su questo fatto rilevante.
Questi tentativi di imbonimento e di promesse aleatorie offendono ancora di più una popolazione che non intende scambiare la propria salute con delle borse di studio o dei “progetti sociali “.
L’azienda non può che essere consapevole della pericolosità dell’inceneritore dal momento che lei stessa propone opere di mitigazione dell’ambiente già estremamente compromesso .
Prima o poi dovrà prendere in seria considerazione le vere alternative che gli sono state proposte in varie occasioni e da più parti.
Non sarà mica che le pressioni fatte dall’Azienda in molte direzioni si evolvano anche verso una delegittimazione dell’attuale Amministrazione Comunale, spingendo liste alternative e tentando di danneggiare il fronte unitario del “ no all’inceneritore” attualmente granitico e trasversale?
La popolazione vigilerà con attenzione sullo sviluppo degli eventi e casserà, senza nessuna ombra di dubbio, questi subdoli tentativi.
Forse non tutti sanno che c'è già stata una Conferenza dei Servizi relativa alla Lucart: convocata, ai sensi dell'Art. 12 del DLgs387/2003, per autorizzare o meno la costruzione di una centrale elettrica a fonte rinnovabile presso lo stabilimento di Diecimo.
La Conferenza si svolse a Lucca martedì 13 luglio 2004, ma non si è mai conclusa: il Responsabile Tecnico della Provincia di Lucca ne attende ancora l'esito per poter procedere.
In altre parole, a termini di legge il procedimento in questione risulta tuttora aperto!
Pubblichiamo un estratto dal verbale dell'incontro in questione:
"Viene sollevato, dall’ARPAT nella persona del Direttore della Sede di Lucca Dr. Luciano Scarselli, il problema dell’inquinamento atmosferico nella media Valle del Serchio, sottolineando che la zona è interessata, oltre che da diversi insediamenti produttivi, da intenso traffico veicolare, in particolare dovuto al transito di mezzi pesanti e da diffuso utilizzo di riscaldamento domestico a legna.
Inoltre, per il tipo di conformazione orografica e per le caratteristiche diffusive, la zona presenta difficoltà di dispersione degli inquinanti e quindi è soggetta a fenomeni di accumulo.
Fa rilevare che esistono relazioni di indagini ambientali, trasmesse ai comuni della Valle del Serchio, ad altri Enti interessati ed in possesso anche delle Associazioni Ambientaliste, che, anche se riferibili a periodi di indagine limitati, hanno evidenziato un grado di qualità dell’aria abbastanza critico per la zona in questione e per zone similari.
Evidenzia pure che ARPAT è Organo Tecnico di supporto agli Enti Pubblici...(omissis)...evidenzia la necessità di una corretta programmazione territoriale, specialmente per particolari aree della Provincia di Lucca, che si basi su accertamenti ambientali, ma non solo, in modo da stabilire la tipologia delle attività produttive che potranno trovare sede sul territorio medesimo."
Sul sito web della Provincia di Lucca, a questo indirizzo, (in fondo alla pagina) sono stati pubblicati i verbali delle ultime udienze dell'Inchiesta Pubblica: quelli della seconda udienza del 30 gennaio, quelli dell'incontro con sindacati e RSU Lucart, sempre del 30 gennaio, e soprattutto i verbali dell'udienza tecnica con i consulenti Lucart, che il Dott. Stevanin nel corso dell'ultimo incontro pubblico ci ha esortati a leggere.
I cittadini della Media Valle sono preoccupati per la posizione che Arpat continua ad assumere sull’inceneritore Lucart.
Recentemente Arpat ha prodotto documenti e relazioni preventive che considerano questo impianto innocuo per l’ambiente della Media Valle.
L’agenzia non prende mai in considerazione elementi oggettivi che aggravano già il nostro territorio e studi ambientali svolti in tempi non sospetti.
Nella relazione presentata in provincia si avvalora, senza sostanziali osservazioni, tutto il S.I.A. Lucart $-3, concernente l’impianto di co-incenerimento.
Si dà in particolar modo credito ai modelli matematici usati per la simulazione della dispersione degli inquinanti post-opera.
Non si tiene volutamente conto dell’inversione termica presente sul nostro territorio e osservabile anche visivamente, che assieme alla configurazione orografica “confinano” gli inquinanti già esistenti sul fondo valle.
L’arpat in questi anni si è forse trasformata in un ente “ rassicurante” ed ogni volta che si presenta un problema ambientale si limita solo a tranquillizzare la popolazione? (leggi tutto...)
Il Comitato contro l’inceneritore Lucart replica alle dichiarazioni rilasciate al quotidiano il Tirreno in data 31/01/09 da alcuni abitanti del territorio favorevoli o possibilisti riguardo al progetto dell’inceneritore.
Si soprassiede alle dichiarazioni dello psicologo Picchi, il quale testualmente dichiara “mi fido di questa azienda” (la Lucart n.d.r.), perché sulla fede non si discute. Ci stupisce che non suggerisca di avviare direttamente l’incenerimento sulla parola, senza nessuna indagine preliminare.
Per quanto riguarda la mancanza di informazione ai cittadini, vogliamo ricordare che venerdì scorso, proprio a Diecimo, si è tenuta l’ennesima affollatissima riunione dell’inchiesta pubblica, promossa dalla Provincia, dove esperti di fama nazionale hanno dato ulteriori e approfondite spiegazioni e chiarimenti, laddove richiesti dai cittadini, su tutta la problematica dell’incenerimento.
Infine vorremmo (ma non possiamo per dovere morale e amore per la verità) stendere un velo pietoso sulle dichiarazioni del farmacista Sodini, contraddittorie e superficiali, quasi imbarazzanti: (leggi tutto)
La terza Assemblea dell'Inchiesta Pubblica sull'inceneritore Lucart è stata spostata da venerdì 6 febbraio a venerdì 20 marzo, sempre alle 20,30 al Salone delle Feste di Borgo a Mozzano.
Nel corso dell'udienza del 30 gennaio a Diecimo, infatti, si è saputo che Lucart ha presentato delle integrazioni volontarie al progetto, e questo fa slittare il procedimento di 45 giorni. Lo spostamento di data si è reso necessario anche per poter valutare e controbattere queste integrazioni.
La Commissione d'Inchiesta ha avuto un incontro con i tecnici Lucart, la mattina del 30 gennaio, a quanto pare non troppo amichevole: appena possibile ne pubblicheremo i verbali, come pure le integrazioni della ditta.
Per il momento, oltre alle registrazioni audio presenti sul nostro sito alla sezione Documenti, tutti gli atti dell'Inchiesta Pubblica (in particolare i verbali delle assemblee passate) sono disponibili in formato testo sul sito della Provincia di Lucca a questo indirizzo, come pure sul sito del Comune di Borgo a Mozzano, inseriti in ordine di tempo tra le notizie a quest'altro indirizzo.
Ambiente e Futuro organizza una Serata "Rifiuti Zero" a Lucca
Venerdì 23 gennaio 2009 alle ore 21, presso la Chiesina dell'Alba (Porta S.Gervasio)
partecipa Paul Connett
Professore emerito di chimica alla St.Lawrence University- Canton (NY) - esperto della campagna mondiale "Rifiuti Zero"
Saranno fatti approfondimenti sulla proposta delle industrie cartarie di realizzare nella Piana un impianto "Arco al Plasma" (assimilato dalla normativa ad impianto di incenerimento) per lo smaltimento del pulper e sulle possibili soluzioni alternative;
si farà il punto sulla situazione di Lucca dopo l'approvazione da parte del Consiglio Comunale dell'Ordine del Giorno che impegna l'Amministrazione ad assumere il "porta a porta" come strumento privilegiato per migliorare le raccolte differenziate e ad approfondire durante l'anno in corso la strategia "rifiuti zero";
sarà fatto un bilancio della procedura di VIA relativa all'inceneritore della Lucart anche alla luce dell'inchiesta pubblica in corso da parte della Provincia di Lucca.
volantino